Quale è la motivazione che determina il caleidoscopio di colori che le uova della Classe degli Uccelli presenta in natura ? A questo quesito hanno tentato di rispondere un gruppo di scienziati americani e australiani.
Nell’articolo: “The global distribution of avian eggshell colours suggest a thermoregulatory benefit of darker pigmentation”[1] pubblicato il 28 ottobre 2019 sulla rivista online Nature Ecology & Evolution[2], gli autori P.A. Wisocki, P. Kennelly, I. Rojas Rivera, M.L. Burkey e D. Hanley presentano i risultati del loro studio. Dalla ricerca risulta che nelle zone del nostro pianeta dove le temperature sono tendenzialmente più basse, i gusci delle uova tendono ad avere una colorazione più scura. Nello studio viene mostrato come la colorazione dei gusci segua un pattern ben preciso associato alle aree geografiche. Gli scienziati hanno osservato come i colori più chiari siano i più rappresentati intorno all’equatore mentre quelli scuri siano preferiti nelle regioni fredde. A questo punto gli scienziati hanno cercato di comprenderne il perché analizzando fattori come: pigmentazione, trasparenza e quantità di calore trattenuta dai gusci.
I risultati evidenziano come le uova con il guscio più scuro riescano a riscaldarsi più velocemente quando esposte alla radiazione solare. Questo suggerirebbe che la pigmentazione dei gusci potrebbe avere un ruolo molto importante nella termoregolazione delle uova nei climi freddi, fattore fondamentale per far sviluppare al meglio l’embrione del piccolo pennuto.
In natura la variabilità di forme e colori rappresenta la regola ed essa rende la biodiversità degli organismi viventi ancora più affascinante ai nostri occhi.
[1] “La distribuzione globale dei colori del guscio delle uova di uccello suggerisce un beneficio termoregolatorio della pigmentazione più scura”.[2] La rivista fa parte del gruppo editoriale internazionale Nature Publishing Group che pubblica articoli accademici. Il più noto settimanale del gruppo è Nature, una delle più antiche riviste scientifiche al mondo che viene pubblicato dal 1869.