Il 6 novembre 2019 la dottoressa Fabiola Gianotti (1960- ) è stata selezionata dal consiglio del CERN, alla sua 195ª sessione, per un secondo mandato come Direttore Generale. Questa rielezione non è soltanto motivo di orgoglio per l’Italia ma anche fatto storico per lo stesso ente di ricerca, che mai fino a ora aveva votato a favore di un secondo mandato. La Gianotti guiderà il prestigioso centro scientifico fino al 2025.
Il CERN rappresenta l’organizzazione europea che si dedica alla ricerca nucleare. Questo centro di ricerca è il più grande laboratorio per lo studio della fisica delle particelle. La fisica delle particelle ha come scopo lo studio della materia e della radiazione attraverso esperimenti mirati alla ricerca dei costituenti elementari e delle loro interazioni. Il Consiglio europeo per la ricerca nucleare, da cui la sigla CERN, è stato fondato da 12 paesi, tra cui l’Italia, il 29 settembre 1954. L’ente, che oggi conta 22 paesi membri, ha sede a Meyrin, comune svizzero del Canton Ginevra.
Chi è Fabiola Gianotti ?
La dottoressa Gianotti è un fisico con un dottorato di ricerca sulle particelle elementari. Nel 1987 entra al CERN come ricercatrice e dal 1º gennaio 2016 ne è il Direttore Generale. Nel 1992 ha partecipato all’esperimento ATLAS[1] e dal 1999 al 2013 ne è stata la coordinatrice. Onorificenze ricevute: Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2009), Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2012) e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2014). Curiosità: Nel 2006 le è stato dedicato l’asteroide 214819 Gianotti.
Scienziati come Fabiola Gianotti non solo rappresentano al meglio l’élite scientifica mondiale, ma sono anche fonte d’ispirazione per le future generazioni.
[1] ATLAS (A Toroidal LHC Apparatus), il cui nome prende origine dalla sua forma a ciambella, è uno dei sei rilevatori di particelle che costituiscono il Large Hadron Collider (LHC). LHC è l’acceleratore di particelle utilizzato per le ricerche scientifiche al CERN.