Conto alla rovescia: 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1… partiti !
Ieri, sabato 20 luglio 2019 alle 18:28 ora italiana, la navicella Soyouz MS-13 è decollata dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.
L’equipaggio dell’Expedition 60 (seconda parte) vede a bordo della navicella i tre astronauti Luca Parmitano (1976- ), Alexander Skvortsov (1966- ) e Drew Morgan (1976- ) responsabili della nuova missione sulla International Space Station (ISS)[1]. Durante la Missione Expedition 61, che inizierà il 3 ottobre 2019, Luca Parmitano diverrà il capitano della ISS. Sarà il primo italiano e il terzo europeo a ricoprire questo incarico.
Il colonnello Parmitano è un pilota e collaudatore sperimentatore dell’Aeronautica Militare e dal 2009 è un’astronauta dell’ESA. Il 9 luglio 2013 è stato il primo italiano a effettuare un’attività extraveicolare (EVA). Durata della passeggiata spaziale: 6 ore e 7 minuti. Onorificenze ricevute: Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico (2005) e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2013). Curiosità: Nel 2017 gli è stato dedicato l’asteroide 37627 Lucaparmitano.
Il nome “Beyond” dato alla missione sta a significare l’esplorazione del nostro Universo guardando oltre al nostro pianeta per ampliare le nostre conoscenze. Parmitano spiega così questa nuova avventura nello spazio: << Quello che facciamo in orbita non è solo per gli astronauti o per il programma della ISS, è per tutti. È per la Terra, per l’umanità. È l’unico percorso che ci consente di imparare quello di cui abbiamo bisogno in termini di scienza e tecnologia per andare oltre. >>.
Parmitano, oltre ad attività extraveicolari, dovrà portare a termine tantissimi esperimenti, 50 di questi sono stati ideati dall’ESA e 6 sono stati studiati dall’ASI[2]. Gli esperimenti concepiti dagli scienziati italiani saranno:
- NUTRISS
Scopo dell’esperimento è quello di provare a mantenere la composizione corporea ideale evitando un aumento del rapporto tra massa grassa e massa magra causata dall’inattività in microgravità.
- Acoustic Diagnositcs
Finalizzato alla comparazione di vari test dell’apparato uditivo effettuati sugli astronauti prima, durante e dopo la missione.
- Amyloid aggregation
Finalizzato a capire se l’aggregazione di fibre amiloidi sia influenzata dalla microgravità e possa, nel caso, essere un rischio per la salute degli astronauti che devono trascorrere lunghi periodi sulla ISS.
- XENOGRISS
Prende il nome dall’anfibio del genere Xenopus di cui verranno valutati i processi di accrescimento e rigenerazione in relazione alla forza di gravità.
- LIDAL
Al fine di comprendere al meglio i possibili danni sull’uomo dovuti alle radiazioni, l’esperimento permetterà al sistema di rilevatori ALTEA di misurare gli ioni leggeri e in particolar modo i protoni.
- Mini-EUSO telescope
Telescopio di ultima generazione finalizzato all’osservazione di emissioni notturne in banda ultravioletta di origine terrestre, atmosferica e cosmica.
La “corsa” allo spazio è da sempre argomento di accesi dibattiti sia a causa degli ingenti sforzi economici a cui sono sottoposti i paesi coinvolti, sia per gli aspetti militari e politici che ne derivano. Senza entrare nel dibattito possiamo semplicemente osservare il cielo e ricordare l’incipit della serie originale di fantascienza Star Trek: << […] To boldly go where no man has gone before. >>.[3]
Per ulteriori informazioni è possibile visitare i siti web dell’ASI (asi.it), dell’ESA (esa.int) e della NASA (nasa.gov).
La necessità di esplorare è insita nell’essere umano e le missioni spaziali ne rappresentano l’ultima frontiera.
(Photo: Joel Kowsky – NASA)
[1] La Stazione Spaziale Internazionale, nata nel 1998, è una base orbitante intorno alla Terra dedicata alla ricerca scientifica. Rappresenta un progetto congiunto tra le agenzie spaziali della NASA (USA), ESA (Europa), RKA (Russia), JAXA (Giappone) e CSA-ASC (Canada). [2] L’Agenzia Spaziale Italiana è stata fondata l’1 gennaio 1988 e ha sede a Roma. [3] << […] Per andare audacemente dove nessun uomo è mai giunto prima. >>.