MA CHE CACTUS HO NEL PIATTO?

Nelle terre degli Stati Uniti del sud e nei suoli assolati del Messico, dove il terreno arido non favorisce un’agricoltura prospera, l’uomo ha dovuto imparare a valorizzare quello che c’era e a sfamarsi con ciò che trovava. Se poi nel corso dei secoli si è scoperto che uno degli alimenti con cui si è cibato è un super food, buono e salutare, abbiamo fatto il botto. I Maya sono stati i primi a scoprire le proprietà nutrizionali del cosiddetto Nopal. Poi, i colonizzatori europei lo porteranno nel vecchio continente e verranno da subito considerati leccornie esotiche. Il Nopal è una foglia di una pianta selvatica della famiglia dei Cactus e dei fichi d’India (nome scientifico Opuntia). Ricco di sali minerali, vitamine e fibre, vera e propria bomba energetica. Ideale nelle diete per, appunto, la presenza di fibre ma ottimo anche in cucina in ricette creative e succulente. Basta pulirlo con cura per eliminarne tutte le spine. Marmellate, succhi ma anche grigliato o in insalata. Esiste anche la parmigiana di Nopal e non me ne vogliano i puristi e i gourmet. Per quanto riguarda le piante grasse non voglio dimenticare il gelato ai frutti di Saguaro, gigantesco Cactus del deserto di Sonora, oggi frutto ricercato dai più famosi chef. L’aloe vera, dalle infinite proprietà curative e la Hoodia, che sembra calmi la fame e abbia altri rimedi erboristici che non sto ora qui ad elencare. La Pitaya o dragon fruit che si vendono spesso durante il periodo natalizio. I Cabuches usati per sughi per accompagnare le tortillas. Insomma, c’è sempre da imparare, non c’è un Cactus da dire…

Chiara Domeniconi

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