Cosa insegnano gli ultimi sondaggi? Che essere restati fermi sul riformismo dell'”Agenda Draghi” ha avvantaggiato il Terzo Polo che progressivamente è diventato un protagonista della campagna elettorale, mentre la scelta del PD di abbandonarla per competere con M5S nella difesa del pauperismo assistenzialista lo ha fortemente penalizzato: non è quello il terreno dove si può sconfiggere il populismo e nemmeno le destre.
E ora mentre il Terzo Polo se la può giocare per raccogliere il consenso nelle aree centrali della società italiana, il Pd non ha più un elettorato di riferimento se non nel suo zoccolo duro che però è sempre più piccolo e marginale.
Con quello non si governa il paese. Si può fare solo opposizione.