Il Presidente Sergio Mattarella sarà rieletto Presidente della Repubblica, pur sapendo che in una Repubblica parlamentare il doppio mandato è qualcosa di quasi irricevibile e non affatto previsto, tant’è che i padri costituenti nel 1948 non l’hanno dovuto nemmeno segnare in Costituzione.
La rielezione di Napolitano nel 2013 rompe questa prassi consolidata ed è troppo presto per dirlo, ma gli indizi ci sono tutti per pensare ad una riforma presidenzialista con l’elezione diretta del Presidente da parte di tutti gli italiani.
In questi giorni finisce anche il cosiddetto bipolarismo che ha caratterizzato gli ultimi trent’anni della nostra storia repubblicana e credo che proprio queste ore rappresentino lo spartiacque che ci porterà direttamente alla terza Repubblica.
In poco meno di una settimana viene meno l’alleanza del vecchio centro destra che si spezza, dopo la fuoriuscita di Forza Italia, e la stessa ipotetica alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle si frantuma alla prima prova di creare il campo largo per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Sette scrutini andati a vuoto, ma dopo vari tentativi e nomi sventolati dai leader di partito senza raggiungere nessun accordo, si dirottano quasi tutti, verso l’ottava votazione delle ore 16:30, per la rielezione di Sergio Mattarella.
Infatti c’è l’intesa dei partiti sul Mattarella bis. Il Capo dello Stato ha ricevuto 387 voti alla settima votazione, più dei 336 di ieri. I capigruppo questo pomeriggio si sono recati al Quirinale e il capo dello Stato ha detto di essere a disposizione.