Londra – The Economist, la prestigiosa rivista settimanale di economia e politica inglese, ha incoronato l’Italia miglior paese per il 2021.
Nel suo articolo, l’Economist, assegna la “fascia” di miglior paese all’Italia perché nasce da una maggioranza di Governo capace di abbandonare, a causa della pandemia, personalismi e la ricerca del consenso elettorale in vista delle elezioni del 2023.
L’encomio dell’Economist, però, va soprattutto al Presidente del Consiglio Mario Draghi, un premier competente e riconosciuto a livello internazionale.
Pertanto non veniamo premiati per le nostre vittorie nel mondo del calcio, in quello musicale, per quelle olimpiche ma per aver ottenuto i migliori risultati in campo sanitario e in quello economico. Abbiamo, infatti, il numero di vaccinati tra i più alti in Europa e la nostra economia “viaggia” più velocemente di quella di Francia e Germania.
Per la rivista inglese per solidificare la crescita e il Pil, il Premier Draghi deve rimanere saldamente alla guida del Governo e rinunciare ad essere eletto Presidente della Repubblica, anche perché nei prossimi mesi e anni dovranno essere spesi i soldi dei fondi europei e fatte le relative riforme in campo economico e sociale; e al momento non ci sono altri politici alla finestra che abbiano la sua autorevolezza.
Potremmo essere davanti a una riscossa economica ancora più forte nei prossimi mesi, e a un cambiamento radicale rispetto alla storia degli ultimi anni del nostro Paese. L’unico rischio?
Che Mario Draghi, vero artefice di questo successo, venga allontanato da Palazzo Chigi.
Ricordiamo però cosa accadeva quasi un anno fa. Renzi chiedeva un cambio di passo al governo Conte, ci fu la crisi di Governo nel gennaio 2021 durante la quale Enrico Letta (che non era ancora Segretario del PD) esclamava: “Renzi? Per colpa sua ci vedono come il Paese pizza e mandolino”. A un anno di distanza se l’Italia ha Mario Draghi premier dobbiamo ringraziare due persone: il Presidente Mattarella e Matteo Renzi, l’unico leader politico in grado di far politica in Italia. A Enrico Letta invece raccomandiamo di andare a lezioni di politica da suo zio Gianni.