GLI STATI GENERALI ALL’ITALIANA…

Roma – Si sono conclusi il 21 giugno scorso gli stati generali fortemente voluti dal Premier Giuseppe Conte, il quale ha dichiarato: “È il momento per reinventare l’Italia perché sia moderna, sostenibile, inclusiva, verde”.

Iniziati il 13 giugno a Villa Pamphilj, il Presidente Conte e i suoi ministri hanno incontrato in più di 80 incontri, dal vivo e telematicamente, i vertici delle istituzioni europee, della Bce e del Fmi. Oltre ai sindacati, al Commissario Colao, Confindustria.

Grande assente l’opposizione, invitata in estremis, ha rifiutato dicendo che se il Governo vuole dialogare con lei ci sono tutte le istituzioni atte a farlo.

Scettici su questo teatrino anche esponenti della maggioranza, Iv e PD, quest’ultimo tramite Orlando affermava “Non è un’idea brillante“, salvo poi appiattirsi sulla linea del Premier.

I sondaggisti rivelano che due italiani su tre non hanno capito cosa siano stati gli Stati Generali. Erano stati “venduti” come l’occasione per pianificare il rilancio dell’Italia, si sono manifestati come una semplice passerella e una lunga lista della spesa di cose da fare, ormai note anche ai muri.

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