di Gianmarco Landi
Cos’è il Covid 19, uno ‘screzio’ biologico tra Natura e Uomo, come ce ne sono stati nel cammino dell’umanità, oppure è il pretesto per compiere una prevaricazione politica, come pure ce ne sono state nelle storia, tra improvvise carestie, pozzi avvelenati o rancorosi assedi di città portati catapultando palle di stracci infettati ?
Se credessimo alla tesi di derivazione gastronomica del virus dal mercatino di pipistrelli di Wuhan, dovremmo rapportarci ad un nuovo ri-ordine globale molto più serenamente, poiché l’unico ambito in cui poter contenere la furia virale sulla Terra è ovviamente la dimensione terrestre e non limitatamente nazionale. Se invece il virus fosse il frutto di un concepimento in laboratorio, ancorché diffuso nella versione letale depotenziata rispetto a quella brevettata da uno degli enti fautori della globalizzazione, dovremmo piegarci ora, perché colti di sorpresa, ma prepararci a fare una lotta di Civiltà.
In ambo le evenienze da considerare, le implicazioni politiche ed economiche sono talmente grandi, che non possiamo esimerci dal valutare tutte le possibilità in cui il Covid 19 possa essere effettivamente un mezzo politico, originato in maniera incidentale o intenzionale nessuno lo saprà mai né ha tanta importanza, che dispiega effetti politici calcolati con lucido esercizio di potere.
Le guerre si fanno con le armi, e Carl Von Clausewitz ha fatto osservare che la guerra è un proseguimento della politica con altri mezzi, dunque è intelligente chiedersi se i virus possano essere la nuova frontiera di mezzi biologici impiegati nella lotta politica tra le elite schierate per la globalizzazione e la continuità della produzione capitalistica in catene di valore transcontinentali, e le elite per la ri-sovranizzazione degli stati e il ritorno alla produzione capitalistica incentrata su base nazionale.
Ci ho pensato molto per giorni, e qui opto per la seconda ipotesi del virus spuntato dal laboratorio, non perché la prima ipotesi non sia possibile, ma perché essa non ha prova alcuna se non la presunzione acritica che sia un evento naturale, mentre sulla seconda ipotesi convergono troppi indizi per non costituire molto di più di una pistola fumante.
Il modo con cui il problema pandemico si è scatenato generando un terremoto nel contesto geopolitico, mi lascia molti pochi dubbi sul fatto che i Media italiani e il governo italiano siano stati effettivamente colti di sorpresa, così come a me oggi sembra. Temo che l’Italia sia rimasta vittima di un contesto internazionale tra due fazioni in lotta. L’affidabilità del nostro paese è materia nota agli uffici strategici delle altre Nazioni, e non occorre annoverare la Triplice Alleanza tradita, l’otto settembre badogliano etc… per comprendere perché si possa rimanere allo oscuro di informazioni privilegiatissime quando si è a metà tra due blocchi.
I virus in un senso lato possono essere pensati come i corsari del corpo umano, e infatti i corsari erano marmaglia provvista di accreditamento dai grandi stati europei, la ‘lettera di corsa’ firmata da un qualche Re (da qui il loro nome), per poter navigare e agire in maniera parassitaria, al fine politico di indebolire gli scambi mercantili e l’economia di un regno rivale. Il Covid 19 spunta dalle mani e dalla bocca di altre persone come una nave dei pirati dei Caraibi, e quando riesce a raggiungerci con la sua minacciosa bandiera a teschio sventolante, aggredisce le nostre cellule causandoci un’alterazione pregiudicante la funzione vitale respiratoria, in una misura superiore al 10% dei casi infetti in maniera molto pesante, in grado di causare una polmonite interstiziale che se non curata induce molto spesso la morte. Queste situazioni stimate molto approssimativamente al 10% dei casi, hanno effetti fatali sulle persone anziane, e il particolare non passa inosservato al mio occhio da malpensante.
Giova qui ricordare come in certe impostazioni radical, democratico giacobine, liberal atee, scientiste e materialiste, gli esseri umani di età avanzata siano assimilabili alle gravidanze sgradite per certe donne dai costumi spregiudicati, cioè ad un fardello di cui non sarebbe poi tanto male sbarazzarsene senza darsi troppo pensiero, specie qualora il fardello comportasse enormi sacrifici macroeconomici e disagi sociali. L’età media degli italiani è altissima e la nostra sanità fa invidia al Mondo, potendo insegnare a tutti come si fa l’oncologia. I nostri ‘soldati’ in camice bianco, salvano tutti gli esseri umani indistintamente, ricorrendo a terapie costosissime e sofisticate, molto spesso tirando per i capelli dalle grinfie della morte vecchietti indigenti e soli che in altri contesti più ‘civili’ e radical chic, invece, si sarebbero spenti con decorso di morte ufficialmente ‘naturale’. Nel dibattito a cui io ho assistito negli ultimi giorni, vedo uniformare il pensiero di molti italiani ai parametri umanistici degli altri paesi della Unione Europea, e il Covid 19 ha già sdoganato anche in Italia certi tabù cattolici tipicamente conficcati nel modo di essere italiani. Sui lettini degli ospedali potrebbero sopravvenire situazioni raccapriccianti, poiché un’emergenza sanitaria esasperata consumerebbe prassi di attribuzione del diritto alla vita ad un arbitrio di terzi, ed è questo l’aspetto che più mi inquieta. Io non voglio che un tecnocrate imponga la logica del limite del 3% di deficit quando si parla di bilancio nazionale, possibilità di lavoro e sviluppo dell’economia, figuratevi se possa accettare un sistema che butti giù mio padre dalla torre con il mio consenso implicito, atteso che per evitarlo mi trovassi nella situazione coattiva di scegliere alternativamente se buttare giù mia sorella.
Il Covid 19 contiene un filamento di RNA sulla tipologia di quello Sars, e a differenza della Sars è meno letale ma si trasmette in un modo molto più rapido, cioè per via aerea con un tasso di contagio R0 forse sopra al 2.5 (un infetto ne contagia due e mezzo), un numero che ho scoperto essere altissimo e teoricamente in grado di farci infettare in massa anche solo in 2-3 mesi, se lo facessimo navigare tra noi a vele spiegate. Queste sue specificità producono un attacco alla tenuta del sistema sanitario prospettando uno sterminio massivo delle persone più anziane e fragili. Tutto sembra andare nella direzione di perorare assunti ideologici Radical, Dem e Liberal, sulla mancanza di valore della vita umana dopo una certa età, ma soprattutto lo scoppio di una pandemia ridarebbe le carte sul lato del tavolo in cui siedono i mazzieri del Mondo globale.
Cui prodest scelus is fecit, disse Medea in una tragedia di Seneca, e ciò significa che colui al quale l’evento criminoso porta un grande vantaggio, può averlo compiuto. Da questo luccichio di saggezza del maestro di Nerone, trae origine un principio guida della ricerca investigativa tuttora vigente: l’indizio principale.
L’investigatore indaga sempre cominciando con il riflettere su chi ricade il vantaggio dal delitto?
Il virus è partito e si è diffuso solo in una piccola zona della Cina molto urbanizzata ed occidentalizzata, storicamente legata, con rapporti obliqui, ad una parte politica ben precisa degli Stati Uniti d’America, sin dalla fine degli anni 70 della presidenza Carter, e non in una qualche provincia della sterminata campagna cinese. L’origine naturale del virus, che sarebbe avvenuta in qualche mercatino di Wuhan a causa di un virus dei pipistrelli mutante il suo genoma per farsi ospitare dal corpo umano, è statisticamente improbabile in una metropoli urbanizzata all’occidentale. Il Coronavirus più letale e pericoloso per gli uomini è quello scaturito anni fa dal passaggio cammelli-esseri umani, ed esso si è sviluppato in una sperduta zona dell’Asia in cui effettivamente pullulano i cammelli. Se fosse scaturito a Roma, ad esempio, nel mercatino adiacente all’Istituto Spallanzani, sarebbe molto più logico pensare ad un filamento di Rna patogeno ‘pasticciato’ in laboratorio, atteso che non ci sono tutti questi cammelli in giro per le strade di Roma?
Per capire come tutto è scoppiato si deve risalire al settembre 2019, quando sotto richiesta delle autorità cinesi a Wuhan, della regione Hubei in Cina, si dà luogo ad un’esercitazione per simulare operazioni di soccorso per un ipotetico pericolo di guerra batteriologica.
https://amp.tgcom24.mediaset.it/tgcom24/article/15064363?__twitter_impression=true
Nulla di strano, se non fosse che il mese dopo, il 18 ottobre 2019, al John Hopkins Center per la Sicurezza della Salute in collaborazione con il World Economic Forum, e il fronting Dem americano della fondazione Bill Gates (tutti cooperanti significativi dell’Oms), viene attuata una simulazione di pandemia globale a New York, la capitale mondiale della Finanza e del Mondo Globale. Per mettere a fuoco cosa siano alcuni grattacieli e i loro poteri insediatisi a New York, pensiamo che 4 anni fa Trump non ha fatto campagna elettorale nella sua città, benché fosse il più noto imprenditore newyorchese, tanto si sapeva come Hillary Clinton lo avrebbe stracciato. L’esercitazione newyorchese era stata concepita per gestire le conseguenze economiche e sociali su larga scala di un’eventuale epidemia virale, che avrebbe potuto causare, le cifre sono quelle della loro simulazione, 65 milioni di morti cioè una massa di morti assimilabile a quella della II° Guerra Mondiale ! Esistono ancora le tracce in rete di questi due eventi, (http://www.centerforhealthsecurity.org/event201/), e potete trovarle da soli qualora non mi crediate.
A questo punto spunta fuori il laboratorio di Wuhan della OMS, il BSL-4, da cui a novembre alcuni medici hanno denunciato ‘il trafugamento’ o ‘fuga del virus- non si è mai capito- una variante di un brevetto relativo ad un’arma biologica con tanto di registrazione. Questo laboratorio non è un comune laboratorio, ma è la sede principale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in Cina, cioè del potente braccio dell’ONU in materia sanitaria globale. Pochi giorni dopo, all’inizio di dicembre, si sarebbe individuato il primo contagiato da Covid 19 in Cina, nome con cui è stato ‘battezzato’ dall’OMS un coronavirus di nuova formattazione, un po’ come i sistemi operativi della Microsoft, solo che trattasi di un agente infettivo non ben conosciuto dagli esperti, specie quelli italiani, molti dei quali hanno sproloquiato di influenza e raffreddore ben sapendo di non poter dominare la conoscenza degli effetti della diffusione di questo patogeno sconosciuto. Nel frattempo in cui la Cina si contagiava in un’area circoscritta e a quanto pare già ‘allenata’ in tal senso, il Mondo non sapeva nulla di tutto quanto accadeva, e le Autorità cinesi non denunciavano nulla, anche se dalla Rete arrivavano anche a me video che spifferavano tetri scenari apocalittici, a cui ricordo di non aver dato molto peso. Ma già sul finire di gennaio, incuriosito dal dibattito litigioso tra virologi famosi, lessi di alcuni medici cinesi che fecero pubbliche denunce, raccontando anche di una e mail lanciata dall’Istituto di virologia di Wuhan al personale dei suoi dipartimenti, con cui si richiedeva tassativamente che nessun dato o informazione dovesse essere diffusa, compresi dati ufficiali di doveroso dominio internazionale.
https://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2020/03/09/news/la_censura_cinese_sui_social_e_iniziata_il_31_dicembre_2019_ecco_come-250727832/
Abbiamo poi tutti scoperto che il Covid 19 circolava già dal dicembre 2019 e a fine gennaio in quasi tutto il mondo in maniera trascurabile ma minacciosamente virale. Se ne deduce, quindi, un quesito che getta ombre sinistre sul braccio sanitario dell’ONU: essendo l’Oms pienamente a conoscenza dell’accaduto già da dicembre, gli stati hanno preso sottogamba questa cosa perché hanno seguito le indicazione iniziali scorrette dell’OMS, e solo a frittata già bella e fatta, la stessa OMS ha cambiato direzione allarmando su tassi di mortalità più alti, dopo però che le Regioni italiane avevano fatto emergere la tragicità del problema logistico in rianimazione e i morti sono cominciati ad arrivare a grappoli.
Perché l’Oms ha perso tempo per dichiarare lo stato di rischio pandemia globale tanto che i governi europei hanno pensato di schernire le opposizioni con dialettiche interne ridicole, arrivando anche in Italia a voler processare i recalcitranti ai confini aperti, se non ci fosse stato un sistema globale che rassicurava sul Covid 19 quando invece non avrebbe dovuto farlo?
Su questi affari di Stati e visto cosa ci sta succedendo, la buona fede non la si può presumere, anzi… Quello che ho scritto è pesantissimo, me ne rendo conto, ma tutto è documentato e potete ricavarlo da soli anche voi, così come ho fatto io.
A latere di questi avvenimenti è possibile rintracciare un filo di eventi finanziari che costituisce un ulteriore indizio di dolosità, poiché se i protagonisti dei crimini non fossero, così come sono, soggetti soverchianti gli Stati e le Leggi, sarebbero scattate manette a gò gò per tutti loro. Sin da ottobre sono state preordinate gigantesche speculazioni al ribasso scommettendo che 4 mesi dopo certe allocazione di parecchi miliardi in derivati, bond per rischio pandemia e tanto altro di strettamente attinente al crollo dell’economia in tutto il Mondo, sarebbero arrivati ‘premi’ a 9 zeri per aver indovinato i disastri in corso.
Credo questa sia la madre di tutte le zozzerie della finanziarizzazione della società occidentale concomitante alla Globalizzazione. E’ lecito chiedersi se hanno indovinato oppure concorso a determinare questi disastri? Trasposto il concetto nella vita reale, si potrebbe spiegare in forme divulgative a tutti voi così:
un tizio guadagna dal sistema di creazione del denaro dal nulla operato sotto il controllo delle Banche, 10 volte il valore della mia casa se ‘inavvertitamente’ la mia casa dovesse bruciare ! Quante truffe ci sarebbero nella vita reale, e quante case brucerebbero se questa fattispecie non fosse un plurimo reato?
Quando ho letto di queste speculazioni lo scorso anno, confesso di aver gongolato e di essermi abbandonato a buoni presagi: avevo pensato che la massa di derivati tossici addensata principalmente nella Deutsche bank a valori esagerati, e quindi la situazione di dominus europeo della Germania, stessero per fare il ‘botto’. La Germania è il Pivot della globalizzazione ed assicura l’aggancio nella catena del valore delle produzioni dislocate in asse simbiotico tra America e Asia, cioè lo snodo economicista della Globalizzazione, e perciò cadendo il muro a Berlino 2020 si sarebbe profilata la vittoria totale della Brexit e una riconferma di Trump, cioè la resa dei loro avversari. Già pregustavo una nuova Bretton Woods, con un ritorno degli Stati Nazionali al centro delle dinamiche macroeconomiche, ma purtroppo non è stato così bensì l’esatto contrario di una loro resa, cioè un colpo di coda degli alfieri della Globalizzazione che squassa il tavolo del gioco e non ci fa capire più nulla.
E’ spuntato, infatti, questo Covid 19, un colpo da gran maestri della massoneria aristocratica, che impone obtorto collo a tutti, anche a Trump e al Regno Unito, la necessità di alcuni compromessi con le forze globali. La Cina si è ovviamente prestata al gioco, e dopo aver subito i colpi della guerra dei dazi di Trump, ha attuato una risposta di guerra. Quindi anche a costo di rallentare un po’ l’economia ( che galoppava verso la crescita a ritmi spaventosi facendo arrabbiare tutti), si è assunta l’onere di sperimentare la micro diffusione del virus e il relativo sistema antivirus. Peraltro non tutti sanno che la Cina, dopo la morte di Mao, si mosse di soppiatto in raccordo con ambienti USA democratici nel corso della presidenza Carter, e già ha concepito di ritagliare proprie aree e popolazioni su cui avviare sperimentazioni sociopolitiche. Deng Xiaoping dal 1978 al 1983 istituì il capitalismo e le libertà economiche nella regione Fujan in una porzione di 40 milioni di cinesi, per testare se questa ‘storia angloamericana’ che il capitalismo generava molta più ricchezza delle economie pianificate, fosse vera. Il sacrificio di Wuhan è stato necessario a spegnere qualche riflettore sul ruolo di player minaccioso dell’economia americana, e a testare un mezzo esportabile di pirateria biologica atto a creare anche un modello ‘pedagogico politico’ esportabile in Occidente a fini ‘educativi’. E’ la mia ipotesi, certo, ma chi può smentire che il gioco non valga ampiamente la candela per una Nazione che quando c’era Mao faceva 60 milioni di morti in una carestia, e oggi avrebbe da difendere il proprio ruolo di produttore principale delle ricchezze standardizzabili del Mondo, messo in discussione dalle due potenze angloamericane nemiche della Globalizzazione?
Credo perciò che le letture marxiste alla Diego Fusaro contro gli amerikani, siano sbagliate, perché esistono due Americhe, Due Regni Uniti, due France così come due Italie, mentre esiste una sola Russia, una sola Cina ed una sola Unione Europea. L’attacco scomposto di Trump all’OMS e alla Cina sul Covid 19, è la miglior cartina al tornasole del caos sul tavolo.
Il Regno Unito, infatti, è uscito dai trattati Ue e potrà dimostrare che sono capestri e inutili, ma lo potrà fare facendo del danno all’Ue e alla Cina, nei prossimi mesi? Gli Stati Uniti, con Trump e i Repubblicani, possono anche pensare di diventare più ricchi con altri 4 anni di America First e guerre di dazi, ma pur nella certezza che nessuno potrà fare una guerra convenzionale agli Usa, cosa succederebbe all’economia americana e alle elezioni di novembre se si diffondesse il covid 19 in America, specie in quei swingstate i cui grandi elettori determinano la Presidenza e spostano di converso in numeri per la maggioranza senatoriale?
Il Covid 19, de facto, è un missile biologico molto intelligente.
So che molti avranno orrore per quello che sto raccontando, e ne avranno ancora di più continuando a leggere il seguito. Anche io non vorrei ‘credermi’, ma in giovane età ho digerito letture dei classici della politologia rinascimentale, e perciò contemplo con naturalezza la comune perfidia e la luciferina logica che dovrebbero essere adottate da coloro i quali si siano prefissati di indirizzare miliardi di persone e trilioni di interessi di dollari, verso l’adesione ad un modello di Mondo su cui l’Occidente è tuttora fortemente spaccato.
Gli economisti sanno che la globalizzazione non è solo quella dal 1992 in poi (Seconda Globalizzazione), perché la Prima Globalizzazione partì dalla fine dell’800 fino alla fine degli anni 20, e fu difesa fino all’ultimo da una certa massoneria internazionale (sino al tracollo del 1929), e perciò anche questa volta, tutto quello che gli eredi di lorsignori hanno costruito dal 1992 in poi, con tante luci e non solo ombre, sicuramente intenderanno preservarlo mettendo in conto i costi umani necessari.
Il Covid 19 ha un suo evento equipollente nella Influenza Spagnola, scoppiata proprio in concomitanza alla crisi della 1° Globalizzazione. Nel 1918, sul finire della prima Guerra Mondiale chiusa all’improvviso con un KO tecnico accusato dai politici della Germania, argomento usato da Hitler contro le elite tedesche ritenute responsabili di un tradimento dell’Esercito e della Nazione, tutta l’Europa era una polveriera di fermenti sociali e idee politiche dirompenti, situazione che terrorizzavano le forze economiche reazionarie. Le elite si erano persuase che i liberali fossero ormai inadeguati a fronteggiare i nascenti partiti di massa, ed infatti in Italia poco dopo la fine della guerra supportarono qualcosa di nuovo, elevando un pragmatico e carismatico leader socialista animatore del patriottismo a capo del governo, così premiandolo per una nuova formula di ideologia politica gradita al salotto: il Fascismo. Ai tratteggi socialisti e di partito di massa, il Fascismo coniugava la posizione di miglior alleato dell’ordine economico capitalistico, conseguendo successi soprattutto nel modo con cui l’Italia superò la crisi del 29 molto meglio di altri. Ma le forze economiche reazionarie arrivarono a questa soluzione dopo 4 anni dalla fine della Grande Guerra, e furono anni incerti e tumultuosi, e solo dopo che una ‘provvidenziale’ influenza nell’autunno del 1918 aiutò il ripristino di un nuovo ordine. L’epidemia fu quasi come una cura da cavallo che ‘ammorbidì’ le classi di età più giovani (e popolari), cioè quelle che rinforzavano lo slancio contundente dei partiti di massa, sicuramente attenuando i disordini, gli scioperi e le insurrezioni che ovunque ci furono. L’Influenza Spagnola fece più morti della Prima Guerra Mondiale (si stimano 650.000 morti in Italia), e fece buon gioco per non disturbare i manovratori riuniti a Parigi al fine di ridisegnare l’Ordine Globale. Alcuni poveri paesi, come l’India, sempre più insofferente verso la Corona Britannica, patirono ‘botte’ politiche e pure numeri di morti per la Spagnola impressionanti. Ovviamente anche la Germania fu molto maltrattata nella conferenza di Pace di Parigi, ma i tumulti e i colpi di Stato furono velleitari fino alla crisi del 29, e poi sappiamo cosa è successo e come è finita, dopo che il crollo del 1929 condannò le forze reazionarie della Globalizzazione spogliandole degli argomenti e delle leve per poter indirizzare il Mondo.
L’ipocrisia mitteleuropea dei tempi in cui viviamo è il terreno più fertile per il Covid 19, perciò non escludo che qualcuno possa aver tratto spunto dalla Storia per sortire intenzionalmente o quanto meno sfruttare quello che accadde incidentalmente, credo, 102 anni fa. Qui in Europa tutti siamo liberi ma nessuno lo è veramente, soprattutto la Germania, il pivot che domina al rimbalzo sotto il tabellone della U.E., ma che deve obbedire più di tutti e stare ferma al centro, in questo conflitto su come organizzare la catena di produzione del valore nel capitalismo mondiale.
Facciamo attenzione:
così come io so che il debito pubblico nazionale tedesco è enormemente truccato, un medico intuisce subito che non puoi avere oltre 1000 infetti di covid 19 e riscontrare zero morti, così come la Germania in pubblico ha presentato. E’ ovvio che c’è una regia politica nel catalogare i decessi, ed è pure realistico pensare che la Germania sia pronta ad affrontare il virus essendo ben allacciata politicamente alla Cina. Questa cosa puzza, e mi puzza parecchio di olocausto 2020, che solo un popolo come quello tedesco potrebbe rifare in Europa senza nemmeno rendersene conto. L’evoluzionismo darwiniano non era di base solo al Colonialismo e al Nazismo, ma anche al modo ignorante con cui molti tedeschi hanno rielaborato in questi anni i concetti di Concorrenza di Mercato, Laissez faire ed Europa, stravolgendone i presupposti e le implicazioni con la loro lente darwinista del più forte che vive imponendosi a scapito del più debole.
I tedeschi, a cui all’atto della loro riunificazione nessuno ha eccepito nulla quando con escamotage giuridici hanno spostato il grosso del debito pubblico nel debito privato (il sistema di pensioni è organizzato in prevalenza a casse), secondo me possono esprimere leader d’apparato in grado di voltarsi da un’altra parte qualora i macchinari per la ventilazione polmonare non fossero a disposizione per un settantacinquenne, quindi la ‘natura’ della polmonite farà certamente il suo corso, ma al modo in cui lo intendono quelli i cui antenati provengono dalle foreste e si sentono più ‘civili’ senza nessun buon motivo profondo. Mi sovviene la ‘Banalità del Male’ di Hannah Arendt, che mi ha spiegato tutta la semplicità ancestrale di queste dinamiche in cui gli uomini non hanno un’idea reale di quello che fanno, considerando sé stessi piccoli ingranaggi di una macchina che non hanno il diritto né il dovere di bloccare nel suo funzionamento.
Il presupposto della obbedienza tedesca al Sistema Globale, peraltro è pure poggiato nel ricatto delle falle finanziarie, che consegnano gli italiani in primis e gli europei in secundis, ad un Kapò a sua volta ridotto ad un povero diavolo da compatire per quanto debba essere ossequioso delle consegne ricevute dai grattacieli di New York (capitale del Mondo Globale ma non degli Usa) e Pechino.
I guai finanziari tedeschi non sono deflagrati in effetti negativi solo per le prevaricazioni finanziarie a protezione dei valori derivati, ma queste cose, con l’avvento di una riconferma di Trump e la Brexit, evidentemente non sono possibili nel tempo e forse non basterebbero più. Per risolvere i suoi problemi la Germania, il pivot europeo della globalizzazione post anni 90, si è schierata da una parte ed è sicuramente disponibile ad un’ipotesi di catarsi demografica dell’Europa la cui responsabilità sarebbe tutta del Coronavirus. Gli artefici di un processo “naturale” di “malthusianesimo”, cioè di ‘sfoltimento’ di capelli bianchi per ‘liberare’ l’Europa dalla zavorra dei vecchi, sono quelli più culturalmente in grado di poterlo accettare. I dati tedeschi sul Covid 19 di questi giorni sono scientemente falsi, e sembra che a nostra differenza loro avessero accettato di sopportare un massacro di over 70 evidentemente ritenuto troppo costoso da evitare. Ma questa è solo un’ipotesi, quella della mutazione naturale del virus per evento gastronomico cinese, la più benevola.
Per le cose che ho visto perorate da certi analisti finanziari, non escludo che DE-LI-BE-RA-TA-MEN-TE sia stato programmato un sterminio “naturale” di una massa di over 70 (anche tedeschi) creditori pensionistici, i quali vivendo troppo a lungo sbilancerebbero gli equilibri economico finanziari germanici (lo Stato garantisce le Casse), così mitigando gli effetti di una situazione debitoria implicita gigantesca sottaciuta da 25 anni. Facciamo attenzione: un’epidemia di Covid 19 comporterebbe una strage di vecchi in Germania ( ma anche in Francia e Italia) e ciò andrebbe ad abbattere ‘fortunosamente’ un enorme debito implicito (Pensioni e Sanità) quindi può essere un ottimo motivo per farla sottostimare e farla spacciare da virologi poco intelligenti come se fosse un’influenza comune, catalogandone i primi morti nei caduti per altre patologie ordinarie. Del resto se uno cade dalla torre perché dire che è morto perché nessuno lo ha mantenuto o perché ha ricevuto una spinta, quando può essere morto in maniera politicamente corretta e rasserenante attribuendo tutto alla Legge di gravità ?
Peraltro anche in Italia scienziati salottieri vicini alle lobby Radical e Democratiche, cercano di ammansire l’opinione pubblica e raggirare tutti gli italiani anche ora, paragonando il Covid 19 alla comune influenza. L’ineffabile Gismondo si è data una ridimensionata ma la testarda Ilaria Capua ancora non si è arresa, e ad esempio vuole convincerci che per sua intuizione personale si dovrebbe ipotizzare il numero alto di ricoveri e di morti come proiezione punta di una piramide di infetti molto più grande di quella ufficiale (100 volte di più ha pure azzardato), e per cui non ci sarebbe nulla da preoccuparsi. In una quota parte non escludo che possa essere vero, e magari il numero è doppio o triplo rispetto a quello degli infetti reali, ma dall’altro canto avrebbe senso una mortalità su di un ammontare di malati ancora in cura? E’ palese che i termini propinati dalla scienziata italiana benvoluta da una certa America di cui credo abbiate già capito quale, non risolverebbero mai il dramma del problema dell’alto numero di ricoveri e terapie impossibili da soddisfare. Giova qui a tutti ricordare che la virologa Ilaria Capua è stata una senatrice di Scelta Civica di Mario Monti e ha lasciato la politica a seguito degli scandali giudiziari che hanno coinvolto lei e alcune multinazionali farmaceutiche. Su come si possa giocare sui numeri, compiacere le banche, fregare lo Stato Italiano e maltrattare i vecchi, quel alveo di politica ‘Montiana’ scaturito da un colpo di stato reso possibile dalla Deutsche Bank e dalla truffa dello spread, ha sciorinato le più note best practice.
In conclusione dobbiamo pensare di essere sotto attacco, in guerra, con un virus che ci ritroviamo in casa per un atto ostile alla civiltà cristiano cattolica e agli interessi italiani, finalizzato a sottomettere tutta l’Europa recalcitrante ad un unico timone.
Credere che il Covid 19 sia una barzelletta o un’influenza significherebbe credere nel 1940 ad una scritta in cima ad un cancello “arbeit macht frei” che portava gente ( in prevalenza tedeschi ebrei) a lavorare gratis per il conglomerato di multinazionali farmaceutiche e chimiche più grande al Mondo, la Ig Farben, cioè per il ‘padre e la madre’ di quelle entità multinazionali gigantesche, come Bayer, Basf o Sanofi Aventis, che crearono Hitler, e a cui costruirono tutti i campi di concentramento fornendo pure lo Zycoln B, l’insetticida con cui fu sterminata la parte forse più intelligente del ceto medio tedesco, ovviamente di derivazione etica ebraica. La Ig Farben, ‘spacchettata’ in varie multinazionali per una forma di decoro dopo il processo di Norimberga, costituisce nella sua essenza il cartello farmaceutico mondiale alla base dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’ONU.
Ciò detto, oggi siamo in una situazione molto grave, e siamo obbligati a replicare il modello Wuhan, anche se certi intenti pedagogico politici impliciti non ci sfuggono e ci innervosiscono. Dobbiamo accettare la disciplina cinese facendo buon viso e cattivo gioco. Il grafico sottostante ci mette in parallelo con la provincia di Wuhan, quando il 30 gennaio c’erano 213 morti. In Italia abbiamo raggiunto 233 morti il 7 marzo (saliti a 366 l’8 marzo). Nel grafico l’ultimo punto a destra della curva blu rappresenta l’8 marzo in Italia (corrispondente al 31 gennaio in Cina). Il primo punto a sinistra corrisponde al 24 febbraio in Italia e al 18 gennaio in Cina.
La linea rossa esprime i decessi in Cina, quella blu invece in Italia. Due settimane dopo la curva rossa ha un flesso. Significa che la crescita del numero dei decessi comincia a rallentare progressivamente e diviene destinata ad appiattirsii.
Come spiega Giorgio Parisi (Professore di Teorie quantistiche alla Sapienza) all’Huffington, due settimane prima la Cina aveva adottato “misure di contenimento” molto severe: i trasporti erano stati soppressi, gli abitanti erano confinati nelle case, una persona per famiglia poteva uscire da casa ogni due giorni, etc… Fuori dalle zone rosse, scuole e università erano state chiuse, uno dei genitori era autorizzato a stare a casa e molte catene produttive erano state interrotte per limitare i contatti interpersonali.
Se adottiamo misure di contenimento emulando i cinesi, possiamo limitare i danni per le persone e l’economia, diversamente è prevedibile che il contagio rotoli giù come una valanga a palla che si ingrossa man mano, seguendo l’andamento esponenziale dei decessi a curva tratteggiata “senza misure di contenimento”, e sarebbe un evento catastrofico.
Quella di fare come i cinesi è l’unica opzione che ci è data, ed è secondo me da attuare con massima sollecitudine. In questo momento l’evoluzione dell’epidemia dipende soprattutto dai comportamenti individuali degli italiani, e dobbiamo essere tutti noi parte in causa, correggendo chi non dovesse aver compreso la situazione.
All’economia e alla politica ci penseremo tra 21 giorni, quando avremo superato questo ostacolo. Il Covid 19 ci vuole dire che non siamo uno Stato sovrano, e che abbiamo una libertà molto limitata, e perciò dobbiamo abbassare la testa e provare paura. Facciamo quello che hanno fatto i cinesi, ma senza alcuna paura, perché quello che il Covid 19 ci vuole dire in senso politico non è assolutamente vero.