Giornata Mondiale del Parkinson -

Filippo Fiorini11 Aprile 20204 Agosto 2021

L’11 aprile 1755 nacque James Parkinson (1755-1824), il medico inglese che per primo descrisse la malattia che prese il suo nome. Nel 1817 Parkinson definì alcuni pazienti da lui osservati come colpiti da una paralisi tremante. In suo onore si celebra in questa data la Giornata Mondiale del Parkinson. Giornata che ha lo scopo sia di favorire la conoscenza della malattia sia di condividere le informazioni sulle terapie attuali e i progressi della ricerca. La malattia o morbo di Parkinson in senso stretto è una patologia neurodegenerativa idiopatica a progressione lenta. Questo significa che l’area primariamente e principalmente colpita è il sistema nervoso centrale e che l’origine alla base della sua insorgenza è in parte sconosciuta. Numerose ricerche mettono l’accento su un’origine multifattoriale data da fattori ambientali e genetici. Tutto ciò rende la ricerca di una cura definitiva per il Parkinson e le varie forme di parkinsonismi molto lunga e difficile. Tra le patologie neurodegenerative essa è seconda per diffusione solo alla malattia di Alzheimer^[1].

Questa malattia è letteralmente ubiquitaria in quanto presente in tutto il mondo, in tutti i sessi e in tutti i gruppi etnici. Tra i personaggi pubblici che sfortunatamente sono stati colpiti dalla forma giovanile della malattia, l’attore Michael J. Fox è quello a cui dobbiamo il grande balzo in avanti fatto negli ultimi vent’anni sia per quanto riguarda la comprensione della patologia sia per i miglioramenti a livello di terapie attualmente a disposizione dei malati. Nel 2000 l’attore istituì la Michael J. Fox Foundation (michaeljfox.org) divenuta in poco tempo la più grande fondazione al mondo per la ricerca sul Parkinson. La fondazione finanzia ricerche in tutto il mondo e decine sono quelle portate avanti in Italia da nostri ricercatori.

Per chi fosse interessato ecco alcune associazioni presenti sul territorio nazionale: