Dal divieto di uscire dalla Regione alla chiusura di musei e impianti sportivi. Tutte le misure contenute nel Dpcm firmato dal premier Conte
ROMA – Nella notte il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Rispetto alla bozza iniziale sono 14, e non le 11, le province, oltre alla Lombardia, interessate dalle misure urgenti per contenere il coronavirus. E’ stato lo stesso premier Conte a indicarle nel corso di una conferenza stampa spiegando che “in questi luoghi si applicano misure piu’ rigorose“.
Si tratta quindi della Lombardia e delle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
LE MISURE E I DIVIETI CONTENUTI NEL DECRETO
Per evitare la diffusione nel virus ecco (in breve) alcune delle misure da adottare:
– “Evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita
dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei
medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate
esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per
motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
– ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre
(maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il
proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando
il proprio medico curante;
– divieto assoluto di mobilità dalla
propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della
quarantena ovvero risultati positivi al virus;
– sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni,
nonché delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti
di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a
manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti
sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza
di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a
mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i
controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19
tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che
vi partecipano;
– si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera r);
– sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;
– sono sospese tutte le manifestazioni organizzate,
nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di
carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se
svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo
d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale
giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei
predetti luoghi è sospesa ogni attività;
– sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di
cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n, 65, e le
attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado,
nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione
superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione
Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi
per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi
professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici,
anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la
possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad
esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei
corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle
attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa.
Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Gli enti
gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli
adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi
per l’infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o
istituti comprensivi;
– l’apertura dei luoghi di culto è
condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare
assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle
caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la
possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui
all’allegato l lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e
religiose, ivi comprese quelle funebri;
– sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
– sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad
esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata
esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica; sono
inoltre esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario,
ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della
professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della
protezione civile, i quali devono svolgersi preferibilmente con modalità
a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza
interpersonale di un metro;
– sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6,00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
– nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita,
nonché gli esercizi commerciali presenti all’intemo dei centri
commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati
esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la
possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1
metro. La chiusura non è disposta- per farmacie, parafannacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale.
– sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
fonte Agenzia Dire – www.dire.it