Roma – Da venerdì 6 novembre l’Italia è divisa in tre colori: rosso, arancione e giallo. Entrano in vigore le nuove regole per combattere l’aumento dei contagi rilevato nelle ultime settimane.
In tutta Italia è vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovate esigenze.
In area gialla (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto) è vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino. I centri commerciali rimangono chiusi nei festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Rimangono chiusi i musei, le mostre e le università. DAD per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità. Didattica in presenza, invece, per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.
In area arancione (Puglia e Sicilia), in aggiunta alle restrizioni in zona gialla, sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro. I bar e i ristoranti, sono chiusi 7 giorni su 7 ma l’asporto, e la consegna a domicilio, sono consentiti.
In area rossa (Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta)invece, in aggiunta alle restrizioni di cui sopra, è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune. In pratica un nuovo lockdown ad eccezione delle scuole dell’infanzia che rimangono aperte.