Roma – L’esito era scontato, d’altronde quasi tutti i partiti erano schierati per il si pur di non perderci la faccia, e dire quello che andava detto: votando il taglio dei parlamentari ci sarà meno rappresentatività in Parlamento, ma in Italia si sa, invece di guidare il popolo lo si insegue.
Stupisce la linea del PD di Zingaretti, per tre volte in Parlamento hanno votato contro questa riforma, e al quarto voto si sono allineati, pancia a terra, ai 5stelle, dimenticando tutto ciò che avevano detto e affermato contro il taglio dei parlamentari.
Il taglio prevede la riduzione dei Parlamentari nel seguente modo: alla Camera dai 630 ai 400 seggi, e al Senato dai 315 ai 200.
Ora dovranno essere ridisegnati i collegi elettorali, entro le prossime politiche del 2023, e rifatti i regolamenti del Senato e della Camera. Ce la faranno i nostri eroi?