L’Associazione nazionale magistrati è l’organismo rappresentativo, senza carattere politico, che raggruppa i magistrati italiani. Non è un sindacato.
Fondata nel 1909, nel 2011 risultavano iscritti 8.284 degli 8.886 magistrati italiani in servizio (il 93,2%). È guidata da un comitato direttivo centrale eletto ogni quattro anni e composto da 36 membri.
Gli scopi dell’ANM sono enunciati nell’articolo 2 del suo statuto:
-dare opera affinché il carattere, le funzioni e le prerogative del potere giudiziario, rispetto agli altri poteri dello Stato, siano definiti e garantiti secondo le norme costituzionali;
-propugnare l’attuazione di un ordinamento giudiziario che realizzi l’organizzazione autonoma della magistratura in conformità delle esigenze dello Stato di diritto in un regime democratico;
-tutelare gli interessi morali ed economici dei magistrati, il prestigio ed il rispetto della funzione giudiziaria;
-promuovere il rispetto del principio di parità di genere tra i magistrati in tutte le sedi associative;
-dare il contributo della scienza ed esperienza della magistratura nell’elaborazione delle riforme legislative, con particolare riguardo all’Ordinamento Giudiziario.
L’attuale presidente è Luca Poniz. Le sue correnti interne sono: Magistratura democratica (sinistra),
Unità per la Costituzione (centro), Magistratura indipendente (destra), Movimento per la giustizia I Verdi-Articolo 3 (sinistra) questi insieme a Magistratura democratica formano AREA, Autonomia e Indipendenza (indipendente).