Roma – Con il decreto “Io resto a casa” dell’11 marzo scorso, il consiglio dei ministri ha deliberato che tutta Italia entri in zona rossa a causa del coronavirus.

Fino al prossimo 25 marzo saranno chiuse tutte le attività di ristorazione (ristoranti, dar, pasticcerie, etc.) e tutti i negozi, tranne gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, i bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio autostradali.

Nella conferenza stampa il premier ha dichiarato: “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare: ‘Io resto a casa’. Non ci saranno zone rosse o zone gialle, ma tutta l’Italia sarà zona protetta, Saranno consentiti gli spostamenti solo per motivi inderogabili di lavoro, e di salute. Comprendiamo il bisogno di socialità, abbiamo visto tutti le immagini della movida ma non ci possiamo più permettere questi episodi di socialità che sono anche di contagio“. Giuseppe Conte continua “portiamo la sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile su tutta la penisola, isole comprese”, ha detto Conte. Sulla durata del provvedimento “per quanto riguarda il resto ci manteniamo flessibili, per ora ci manteniamo alla durata già convenuta”; infine conclude il premier “Sono pienamente consapevole della gravità e della responsabilità. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. E’ il momento della responsabilità e tutti l’abbiamo. Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani“.

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