Washington – Il processo di impeachment del presidente Trump si è concluso con l’assoluzione al Senato da tutte le accuse. Per rimuovere il capo della Casa Bianca serviva una maggioranza qualificata di due terzi, traguardo che non è mai parso possibile.
La votazione ruotava attorno a due atti di accusa: il primo riguardava l’abuso di potere, secondo cui Trump avrebbe congelato gli aiuti militari all’Ucraina allo scopo di costringerla a soddisfare i suoi interessi politici personali; il secondo l’ostruzione del Congresso durante l’indagine, perché aveva ordinato a tutti i suoi collaboratori di non cooperare.
Sul primo articolo, tutti i 47 senatori democratici hanno votato per la condanna, con anche l’ex candidato presidenziale repubblicano Romney, gli altri 52 rappresentanti repubblicani, invece, hanno votato contro. Sul secondo articolo anche Romney si è schierato per l’assoluzione, che così ha ottenuto 53 voti favorevoli da tutti i senatori repubblicani, e 47 contrari da tutti i democratici.
Si chiude così una battaglia durata mesi che fa incassare al presidente una grande vittoria e una prova di stima dei suoi senatori.
Subito dopo la notizia dell’assoluzione, il presidente Trump ha condiviso su Twitter un’animazione ironica che prefigura la sua permanenza alla Casa Bianca per sempre.