Il 20 novembre ricorre l’anniversario della Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1959. I diritti di cui oggi dovrebbero godere tutti i bambini e adolescenti del mondo sono il risultato di un lungo e intricato percorso iniziato un secolo fa.
Breve storia dei diritti dell’infanzia:
- Durante la prima Conferenza Internazionale del Lavoro del 1919 l’International Labour Organization (ILO)[1] adottò la Convenzione sull’età minima nell’industria per combattere il fenomeno del lavoro minorile.
- Tra il 1923 e il 1924, quando i terribili effetti della Prima Guerra Mondiale erano ormai sotto gli occhi di tutti, la Società delle Nazioni[2] si ritrovò a Ginevra e in quell’occasione venne prima redatta e poi approvata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo.
- La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 presenta specifici diritti per quanto riguarda la maternità e l’infanzia.
- L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, organo istituito nel 1945, in data 20 novembre 1959 promulga la Dichiarazione dei diritti del fanciullo.
- Nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva un documento più ampio, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.
La Convenzione è costituita da 54 articoli. I primi 41 rappresentano i diritti, gli articoli dal 42 al 45 definiscono gli organi preposti e le modalità per il miglioramento e il monitoraggio della Convenzione stessa, gli articoli dal 46 al 54 sono incentrati sulla procedura di ratifica.
Avere redatto una lista di diritti non garantisce che questi siano fatti rispettare. Dai bambini-soldato alle spose bambine, dai morti per malnutrizione a quelli per malattie curabili con vaccini, dal problema dell’istruzione a quello dello sfruttamento minorile, questi sono alcuni dei problemi che bambini in varie parti del mondo devono affrontare tutti i giorni a dispetto dell’esistenza di specifici articoli internazionali:
- Art. 19. Protezione da maltrattamenti
- Art. 32: Lavoro minorile
- Art. 35: Vendita, traffico e rapimento
- Art. 36: Altre forme di sfruttamento
- Art. 37: Tortura e privazione della libertà
- Art. 38: No ai bambini-soldato
L’importanza di una giornata come questa sta proprio nel fatto di fare conoscere e rendere le persone più consapevoli sia sui diritti dei bambini che sulle reali condizioni in cui si trovano molti di loro. Spesso sentiamo dire che i bambini sono il nostro futuro ma dobbiamo fare del nostro meglio per tutelarli e aiutarli a crescere nel migliore modo possibile. Ogni adulto dovrebbe fare uno sforzo per ricordarsi cosa significa essere un bambino perché come scrisse Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944) nel libro Il piccolo principe: << I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. >>.
Per chi fosse interessato ecco alcuni siti di organizzazioni internazionali che si dedicano alla tutela dei bambini e degli adolescenti:
. www.un.org (United Nations)
. www.unicef.org (Unicef)
. www.amnesty.org (Amnesty International)
. www.savethechildren.org (Save the Children)
[1] L’Organizzazione Internazionale del Lavoro è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di giustizia sociale e diritti umani soprattutto con riferimento al lavoro. Fondata nel 1919, l’ILO ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1969.
[2] Prima organizzazione intergovernativa internazionale conosciuta anche con il nome di Lega delle Nazioni. L’organizzazione, nata nel 1919 durante i Trattati di Parigi e rimasta operativa fino al 1946, aveva lo scopo di mantenere la pace nel mondo.