Aspettando la D’Urso

di Alberto De Bernardi

Mentre le sardine sono attendate davanti alla portineria del Nazareno, Grillo si candida alla Segreteria e si attende l’intervista di Zingaretti dalla D’Urso – tutti fatti che sono la manifestazione plastica del marasma in cui versa quel glorioso partito – la sinistra del Pd, vedova del “mai sconfitto” Giuseppe Conte e dell’alleanza organica con i 5s organizza una vera e propria campagna politica contro Draghi e Franco, accusati di essere al soldo del capitalismo americano per aver deciso di utilizzare la consulenza di una nota società americana nella stesura del Recovery Fund.

Alla testa di questa operazione, sostenuta come da copione da Repubblica e dal Fatto quotidiano, si sono posti, Misiani, Cuperlo, Barca e udite udite Provenzano e Fratoianni, con uno stuolo di “intellettuali organici” in servizio permanente attivo. L’intento è evidente: alimentare, nonostante si sia scelto un argomento polemico privo di fondamento, già smontato dal Mef, una guerriglia sistemica contro il Governo per dimostrare non solo la distanza tra il Pd e l’Agenda Draghi, ma soprattutto che la battaglia “anticapitalista” e “antiamericana” contro quell’agenda è il collante per cementare l’alleanza “di sinistra” tra Pd, Leu e M5S. Quella polemica è dunque una suonata di tromba per chiamare alle armi gli avversari del riformismo europeista di Draghi e per impedire che diventi una piattaforma politica sulla quale costruire un fronte “repubblicano” liberalsocialista, competitivo non solo con la destra ma anche con il demopopulismo massimalista, egemone nel Pd. Per sostenere questo obiettivo e condizionare il dibattito interno al partito la sinistra del Pd è disposta anche a minare la stabilità del governo: il tempo è poco perché più il governo realizza i due capisaldi della sua agenda – il piano vaccinale e il RF – e più quella prospettiva politica si indebolisce e perde consenso: le rimarranno attaccate le sardine, le vestali di Conte e il caravanserraglio mediatico de la 7.

Quando si è rimasti senza idee e non si sta capendo quasi nulla del mondo che ci circonda la sinistra alla Boccia e alla Fratoianni riscopre “il piano del capitale”, seguita da un corteo di sardine con i sacchi a pelo in mano. Tutti ovviamente ridono. Solo loro credono di aver stanato il nemico di classe. Ma per loro fortuna domani é un altro giorno e nessuno se li ricorderà!

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