Intervista di Rosalino Bove
– Dott. Bianchi, come nasce il progetto “Valoristi”?
-Il progetto ha preso lentamente corpo, osservando il lento e generalizzato degrado della nostra Società contemporanea; ponendomi la domanda sulle ragioni di questo processo involutivo, che avviene nell’apparente disinteresse delle persone.
– Secondo Lei quali sono le scelte innovative utili al progresso della Umanità?
-Rispondere in maniera esaustiva a questa domanda significherebbe
riproporre in questa sede il testo completo del mio “Manifesto dei Valoristi”.
Questo perché tutto l’impianto progettuale del nuovo modello di sviluppo
è composto da una serie di scelte, strettamente collegate tra di loro.
Potrei, nel rispetto della sintesi, citare alcuni concetti guida: vedere nei
Valori uno strumento per concretare una Società e non citarli come mera
astrazione retorica; rendere una realtà le “essenzialità politiche” e le
essenzialità sociali”; infine trovare il coraggio di superare l’epoca delle
ideologie e dei partiti, che ne sono lo strumento essenziale.
– Come sicuramente saprà tutti i cambiamenti sono lunghi e tortuosi, dovrà confrontarsi con i movimenti e partiti che attualmente occupano il “teatro politico”?
-Solo nella misura in cui l’attuale Società ha delegato ai partiti i propri pensieri. Il Manifesto dei Valoristi non intende essere la maschera dietro cui celare un nuovo partito.
– Quanto è importante coinvolgere le nuove generazioni per far in modo che non ci sia sempre un maggior distacco dalla scena politica/sociale?
-Direi che è fondamentale che le nuove generazioni siano consapevoli che non ha senso parlare di distacco dalla politica, sarebbe paradossale come dichiarare di voler rinunciare a respirare! Direi che sono molti operatori di partito che hanno interesse ad allontanare i cittadini dalla Politica, per avere campo libero nel decidere per tutti.
– Come pensa di proporre al grande pubblico il progetto?
-L’idea è quella di lanciare una palla di neve, attraverso la costituzione di un’associazione promotrice di divulgazione, che possa rotolare divenendo una valanga. Fuori di metafora, occorre raggiungere tutte le persone libere nel pensiero e forti nella determinazione, per condividere gli obiettivi del Manifesto ed elaborare progetti attuabili nel campo economico, sociale e culturale.
– Lei parla di una organizzazione all’interno della quale possono travare spazio persone culturalmente elevate, pensa che persone meno esperte possano avere uno spazio affinché siano messe in condizioni di poter evolversi?
-È necessario, prima di tutto, sgomberare il campo dagli equivoci: il raggiungimento del bene comune non passa dalla sola levatura culturale, ma dalla grande sensibilità, amore per il prossimo e capacità operativa; unitamente alla consapevolezza della propria responsabilità. Tali qualità possono essere possedute da chiunque, al di fuori di ogni schema preconcetto.
– Quale sarà il mantra che proporrà alle persone interessate al progetto?
-Avere sempre la capacità di sognare e sperare nella concretazione dei sogni, senza mai sconfinare nel delirio e nell’illusione. Le persone capaci di far questo possono rendere migliore l’Umanità.
– Immagino che, per promuovere il progetto, avrà l’intenzione di utilizzare i mezzi informatici, a tal proposito c’è già qualche iniziativa in corso?
-Abbiamo avviato un blog (movimentovaloristi.WordPress.com) che speriamo di rendere sempre più vivace con l’ausilio di coloro che intenderanno approfondire il significato della nostra proposta. Nel prossimo futuro confidiamo di comunicare sempre più efficacemente.
– E’ uscito anche un libro che può essere acquistato sui siti online di LaFeltrinelli.IT, IBS.IT, HOEPLI.IT,
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